Educazione del linguaggio e Psicomotricità Funzionale®

Il principio base per l’utilizzazione della Psicomotricità Funzionale® in educazione del linguaggio tiene conto che il comportamento motorio e quello verbale sono interagenti fra loro, legati nella condotta e contribuiscono alla realizzazione ottimale dello scopo ricercato dal soggetto. In particolare si considera importante un’azione precoce che risponde ai bisogni stimolatori di una maturazione adatta ad eliminare il rischio di difficoltà preannunciate e future. Per questo occorre sollecitare lo sviluppo della funzione di veglia, dare cioè al soggetto fin da piccolo la possibilità di orientare la sua attenzione verso l’ambiente, interessarsi ad esso e condurlo ad una certa permeabilità nei confronti del mondo esterno. È questa azione che porterà di seguito a favorire l’evoluzione delle strutture sensoriali e del movimento globale spontaneo che ne assicurano l’integrazione progressiva.
Le esperienze che si proporranno avranno come conseguenza la preparazione delle strutture sensoriali e motorie fino a dare accesso ad una esplorazione che per mezzo di tentativi ed errori e reazioni circolari, assicuri l’arricchimento del bagaglio prassico. L’aggiustamento motorio e l’aggiustamento verbale devono essere facilitati, perciò è indispensabile aiutare il soggetto a scoprire progressivamente che può egli stesso prendere delle iniziative, liberarsi da una dipendenza troppo stretta con l’adulto in modo da plasmare a livello del suo vissuto la sua conoscenza del mondo e fare esperienza di attività intenzionali. È indispensabile fargli assumere padronanza dello spazio con strategie di aggiustamento attraverso esperienze che stimolano il bisogno di comunicare attraverso la parola, generare così espressioni verbali legate alla componente energetico-affettiva e alla dimensione sociale. In espansione dell’esperienza gli stimoli devono animare l’associazione tra parola e azione. La simbolizzazione dell’oggetto deve corrispondere all’attenzione fissata su uno scopo da raggiungere in funzione di un proprio desiderio, la simbolizzazione dell’azione alla designazione del suo sforzo di aggiustamento, la simbolizzazione verbale allo scopo di precisare diversi tipi di relazioni spaziali topologiche fino ad accedere alla generalizzazione del simbolo, tappa importante dello sviluppo cognitivo. Nel corso delle scoperte il soggetto troverà stimoli che lo aiutano a spostare la sua attenzione dall’ambiente al “corpo proprio” in modo che si esercita la “funzione di interiorizzazione” che a sua volta permetterà il passaggio dello schema corporeo da un livello inconscio allo stadio della presa di coscienza per mezzo dell’intervento delle aree specifiche della corteccia cerebrale. Ne scaturisce la possibilità progressiva per il soggetto di prendere in carico i propri apprendimenti motori, di acquisire nuovi automatismi non per condizionamento, ma attraverso una operazione cosciente resa possibile dalla evoluzione della sua “immagine corporea”. La verbalizzazione rappresenta un punto fondamentale nell’educazione Psicomotoria Funzionale®, il lavoro si prolungherà nella possibilità per il soggetto di rispondere con precisione nei suoi aggiustamenti ad un ordine verbale mettendo così in evidenza la sua comprensione. Inoltre potrà esprimere con il linguaggio una esperienza corporea vissuta nelle diverse esperienze con gli altri, un linguaggio intimamente legato all’azione e al controllo con il reale.

                                                                                                                                                                          Lapo Zoccolini
                                                                                                                                                                  Psicomotricista Funzionale®