La percezione spazio temporale si configura come una capacità che implica la rappresentazione mentale e la rielaborazione intellettiva dei dati percettivi di spazio e tempo. Per arrivare a percepire e rappresentare mentalmente situazioni spaziali e temporali, il soggetto deve aver risolto tutti i problemi relativi alle esperienze vissute e percepite; ciò può avvenire quando anche trasferisce le nozioni destra/sinistra sull’altro e sul mondo esterno. Lo spazio esterno è vissuto come distanza da se stesso e direzione in rapporto a se stesso, il tempo viene percepito inizialmente come durata del gesto e come successione di esperienze soggettive di tipo ritmico o motorio. Il bambino comincia ad apprezzare la durata, ciò che dura di più e ciò che dura di meno, la cadenza, i tempi e le strutture ritmiche, comprese quelle che caratterizzano il linguaggio verbale, con una evoluzione parallela all’evoluzione temporale a cui si associa la memoria, la possibilità di mantenere nella mente un insieme di diversi elementi successivi. In seguito si assiste al combinarsi dello spazio con il tempo, un lavoro progressivo di strutturazione con interrelazioni fra i vari campi di percezione. La dimensione spazio-temporale rappresenta lo scorrere del tempo nello spazio e quindi offre la possibilità di vedere il tempo che scorre grazie alla dimensione spaziale. In Psicomotricità Funzionale® tre sono le direzioni in cui questi paramentri si incontrano e offrono forme diverse di aggiustamento: il prima e dopo, le traiettorie, la velocità. Per trovare conferme l’Analisi Psicomotoria Funzionale (APF) si muove nell’osservare il soggetto mentre, ad esempio, realizza un percorso motorio in sequenza su indicazioni verbali del prima e dopo o colora ciò che viene prima e ciò che viene dopo, o riconosce l’ordine temporale. Prima e dopo sono concetti percepibili visivamente nella linea del tempo che, prevalentemente, rispetta l’orientamento grafico della scrittura nella cultura di appartenenza dell’individuo ma che può anche essere definita da un punto di partenza precisato e da una direzione di orientamento libera come ad esempio quella richiesta nel percorrere una sequenza di azioni o un percorso di postazioni. Le traiettorie rappresentano una capacità di immaginare e programmare mentalmente aggiustamenti dove è necessario prevedere un percorso o una velocità e aggiustarsi di conseguenza. Infine la velocità è il rapporto fra lo spazio e il tempo che necessita percorrerlo; la percezione della velocità richiede la capacità di rappresentazione mentale.