L’educazione sensoriale in Psicomotricità Funzionale® è l’educazione sostenuta da esperienze con materiali e oggetti di qualità diversa finalizzati al potenziamento della strutturazione percettiva. L’educazione sensoriale è sostenuta da Maria Montessori (1870-1952) che con i bambini della scuola dell’infanzia e con soggetti disabili, utilizza i materiali, studiati e realizzati da Jolanda Cervellati.
Della Montessori, Jean Le Boulch, seppur riconosca al metodo della Montessori una certa utilità, dichiara: “[…] è un po’ stereotipato, sicuramente la causa è del materiale, perché quando c’è un materiale così ben classificato e strutturato, l’applicazione costante e rigida di questo comporta la ripetizione automatica e la stereotipia. Importante è rendersi conto delle opportunità che offre questo materiale, ma soprattutto di mettere in funzione la fantasia per fare questo stesso lavoro di tipo percettivo utilizzando oggetti diversi, tenendo conto dell’evoluzione del materiale pedagogico, perché ora questo dà infinite possibilità di lavoro. È meglio quindi utilizzare i materiali attuali e diversi, piuttosto che andare a riprendere quello esistente da lungo tempo. Fondamentale nel fare le scelte è cercare un materiale adatto a sollecitare l’insieme dei sensi senza dimenticare l’udito, perché troppo spesso si pensa solo alla vista e al tatto […]. La Montessori parla di movimento, ma si riferisce al movimento più intellettivo, non anche al lavoro riguardante l’aggiustamento globale fatto sui riflessi e sull’equilibrio in genere, ed è questa sollecitazione globale della motricità del bambino che deve essere introdotta nel lavoro di base. Inoltre, in prospettiva degli apprendimenti delle materie curriculari, senza dubbio la Montessori ha avuto idee particolari per l’apprendimento della lettura e della scrittura, tra cui associare i fonemi con una certa forma delle lettere usando dei cartoncini con lettere mobili e, ancor prima di Piaget ha utilizzato i metodi di classificazione e seriazione, oltre ad avere introdotto l’enumerazione di oggetti e l’elaborazione per il calcolo. È stato un lavoro abbastanza notevole perché è partito dall’educazione strettamente sensoriale, seguita dalla verbalizzazione associata all’attività manuale e quindi quella motoria. Un altro punto apprezzabile per quanto riguarda il metodo Montessori è il valore dato all’affettività, all’opportunità di creare un ambiente affettivo valido e una positiva relazione fra insegnante e allievo realizzata in un clima calmo e sereno, per questo la Montessori ha insegnato il gioco del silenzio, inconciliabile con il metodo educativo efficace perseguito oggi” (J. Le Boulch, ISFAR-UPD).