Psicomotricisti Funzionali a Congresso

Seguire i lavori del Congresso su Professione Psicomotricista Funzionale® tenuto il 2 ottobre a Firenze, seppur in modalità streaming ha permesso di analizzare i contenuti delle diverse relazioni, approfondire le abilità che compongono una prestazione e il clima positivo che si richiede, base della metodologia e della scienza, considerati indispensabili per creare e mantenere viva l’intenzionalità della persona che richiede aiuto.

Le esposizioni dei relatori hanno permesso di far vivere il modo proprio dello Psicomotricista Funzionale® di stare in scena, quella coreografia che gli appartiene e che ha l’intento di favorire dinamiche che coinvolgono ogni espressività corporea tesa a lasciare traccia spazio-temporale con diverse variabili motorie e relazionali. La percezione di questa abilità si è ben raccolta dai narrati degli impegni operativi di questi professionisti, promotori di conoscenza delle potenzialità del corpo nello spazio con evoluzioni, avvolgimenti, espansioni e forme mutevoli.

Da astanti si è potuto comprendere come lo Psicomotricista Funzionale® , in presenza di persone con differenti difficoltà, sia capace di sostenere il processo di sviluppo con proprie competenze acquisite per mezzo di linguaggi espressi dal movimento del corpo e che diventano esplicitazione relazionale in cui si fondano creazioni e composizioni in variazioni motorie e relazionali, espressione di immagini e sentimenti.

È apparso ben evidente quanto questo professionista sia capace di sviluppare repertori formativi e risvegli di dinamicità, di promuovere condotte concepite in termini di epigenesi interrelazionale, di favorire lo scambio, la crescita espressiva ed espositiva.

Anche i diversi video presentati dai relatori hanno dato conferma della validità dell’utilizzo di strategie di intervento intese ad armonizzare l’unità psicofisica, emotivo-affettiva e socio-relazionale propria della persona e di ogni sua estensione cooperativa e capacità.

Da quanto abbiamo assistito era evidente che sarebbero seguiti attraverso la chat centinaia di elogi e di congratulazioni indirizzate ai relatori; sono state proprio queste testimonianze che hanno ancor più ridotto gli effetti di un congresso a distanza e mantenersi in una reale vicinanza.

Marta Mani