Psicomotricità Funzionale tatto e contatto

Psicontatto 137Lo Psicocontatto® è un metodo che ha trovato buone radici in un lavoro di sperimentazione dato alle stampe da Guido Pesci negli anni ’80 del secolo scorso, ma che per divenire ausiliario della Psicomotricità Funzionale e mutarsi in metodo educativo ha richiesto a Jean Le Boulch e a Guido Pesci di rivisitare, scomporre e riorganizzare, sostituire o aggiungere, alla tipologia iniziale, elementi di necessaria modifica per un diverso successo.  Per far questo hanno rivisto i contenuti del metodo ispiratore e sperimentate le nuove strategie e il modo con cui dovevano venire applicate. Non un facelift quindi, bensì rilevanti modifiche in molte dotazioni tecniche che, nonostante il Model Year risalga ormai a venti anni or sono ha mantenuto un costante sicuro riferimento per un processo psicomotorio funzionale  di successo. Il metodo offre alla persona l’occasione per sviluppare la coscienza di sé e l’educazione dello schema corporeo cosciente, sostenuti da una energia globale, corporea e mentale, idonea a  modificare il tono, motore della condotta. Quel tono che, in tutte le sue sfumature, esprime e racconta il vissuto emozionale e il senso di operatività che l’individuo ha di sé e con il quale sente di potersi confrontare con il mondo. Una azione attiva che sottolinea gli aspetti energetico-affettivi ed è contraddistinta dall’interesse, dall’intenzionalità e dalla motivazione, intendendo per azione anche il non-movimento in quanto rappresentativo anch’esso di una scelta di “azione” sul mondo.   Il metodo racchiude principi e attenzioni nel dare sostegno al percorso evolutivo della persona  attraverso  percezioni  tattili superficiali e profonde, che rispecchiano perfettamente la strategia psicomotoria funzionale. L’opportunità per costruire uno Schema Corporeo Cosciente (SCC) arricchito dall’aggiustamento tonico (tono riflesso e tono di base) in relazione a percezioni propriocettive e esterocettive, sotto l’influenza delle strutture limbiche (memoria emozionale), è raggiunto con l’uso della palla, sferoide che per la sua funzione di intermediario evita il contatto diretto e che, fatta roteare sulla mappa corporea offre al corpo la coscienza di esistere, dissolve ogni inibizione e resistenza, fino a renderne viva l’estensione dell’Io.  Lo Psicocontatto®, con la palla come intermediario, sottraendo ogni manipolazione diretta del corpo offre esperienze dialogiche con vive percezioni, idonee a far maturare ogni equilibrio tonico emozionale per una crescita globale e armonica. Un contributo che si basa sui diversi stimoli generati dalle differenti tipologie di palle utilizzate che ordinano il Set, e che, nell’intento di emulsionare risvegli delle potenzialità e consolidare le abilità in un clima di disponibilità, ruotano sul corpo perseguendo il principio equilibratore dello sviluppo. La tattilità propone all’individuo, nella esplorazione della topografia somatica, una appartenenza corporea, un contatto con se stesso, un corpo non più ridotto ad un semplice oggetto fra gli oggetti, ma toccante e toccato, una tattilità capace di organizzare ampie possibilità di esperienze sensorie ed emotive, l’acquisizione di informazioni utili alla percezione interocettiva e la capacità di un progressivo controllo di questi suggerimenti.  Le stimolazioni tattili, propriocettive dalla palla come intermediario, permettono di veicolare e di fare apprendere sensazioni profonde capaci di ridurre ogni tensione ansiosa, ogni angoscia, ogni sensazione dolorosa, e di guidare alla reintegrazione di nuovi modi di stare con gli altri.

Guido Pesci