Tratto storico della Scuola ”Jean Le Boulch”®

La mia amicizia con il prof. Jean Le Boulch e René Essioux mi permette di tracciare il loro lungo percorso scientifico e formativo a cui ho attivamente collaborato; una amicizia che risale a tempi precedenti, ma che si consolida nel 1986 con una fattiva collaborazione. Da presidente dell’ASSIO -Associazione Insegnanti Ortofrenici nel marzo di quello stesso anno organizzo con il prof. Le Boulch un seminario su: “Corpo, psiche e movimento”, una occasione assai significativa sia per il contributo scientifico che ha offerto ad un elevato numero di presenti che per la proposta di nomina a socio onorario dell’ASSIO, nomina che ha accolto con un testimoniato giudizio positivo sull’operato dell’Associazione. A partire dal 14 settembre 1987 il professor Le Boulch e René Essioux iniziano la conduzione di un corso di formazione, sempre organizzato dall’ASSIO su “Educare con il movimento”. In questo stesso anno il prof. Le Boulch inizia la collaborazione con la rivista L’Insegnante Specializzato, organo dell’ASSIO, di cui ero fondatore e direttore. Nel 1988 per conto dell’ASSIO do incarico al prof. Jean Le Boulch e René Essioux a condurre il Corso biennale di specializzazione in psicomotricità, ripetuto nel 1989 e nel 1990 la formazione assume titolo di Psicomotricità Funzionale®. Intanto l’ASSIO diviene ASSIS-International Specialized Teachers Association, in quanto il riferimento all’ Ortofrenia viene a decadere. Nel 1992 viene annunciato dall’ASIRD (Associazione Studi Ricerche sulla Disabilità), Associazione di cui avevo la Presidenza, l’apertura della Scuola di formazione per psicomotricisti (corso triennale), direttore scientifico il Prof. dr. Jean Le Boulch affiancato dalla sua prestigiosa collaboratrice René Essioux. Nell’ottobre 1992 la “Scuola di Formazione per Psicomotricisti” e per essa il professor Le Boulch firma in Francia una convenzione per il riconoscimento della Scuola con l’Università di Pau (Francia). Inizia così il lungo processo formativo condotto dal Prof. Le Boulch e da René Essioux presso la Scuola di Formazione in Psicomotricità (corso triennale) riconosciuta e convenzionata con l’Università di Pau (Francia). Mentre la “Scuola Jean Le Boulch” continuava la sua rotta diretta da Jean Le Boulch, egli manteneva attiva una produzione scientifica che occupava le pagine della rivista L’Insegnante Specializzato. Intanto era ormai maturato in Jean la volontà di esprimersi e di investire tutte le sue energie nella Psicomotricità Funzionale® e dare paternità a questa sua nuova scienza di cui aveva ormai ben sostanziato le basi scientifiche metodologiche e tecniche. Nella conduzione delle formazioni all’ASIRD subentra l’ISFAR®-Formazione Post-Universitaria delle Professioni® e, nell’aprile del 2000, abbiamo iniziato a pensare concretamente con Jean al progetto di una Scuola universalizzata con sede a Firenze; in quella data si è deciso che la “Scuola Jean Le Boulch” divenisse la Scuola di Formazione per Psicomotricisti Funzionali, e da Firenze, città di ingegno, arte e cultura, assolvere all’impegno di divulgare nel mondo questa disciplina e promuovere da qui la formazione di specialisti capaci di agire nel rispetto delle esigenze dell’individuo nella sua globalità e soddisfarle attivando processi di sviluppo, motivazione e intenzionalità. Una decisione a cui è seguita la stipola dell’atto costitutivo dell’ASPIF-Associazione Psicomotricisti Funzionali. Nel settembre, in un incontro a Firenze, abbiamo stilato il programma e il calendario per la formazione dello Psicomotricista Funzionale®. Nel febbraio 2001 lo invito a Firenze in un congresso durante il quale diamo notizia dell’apertura in questa città della “Scuola Jean Le Boulch”® gestita dall’ISFAR. In quello stesso anno, Jean Le Boulch, completata una formazione presso la Sua Scuola, rientra a Dinard e dopo pochi giorni mi giunge, scritta da lui, una lettera la cui scrittura recava le tracce delle difficoltà che stava vivendo e che lo hanno condotto all’arresto della sua esistenza in vita. Jean Le Boulch muore nelle ore pomeridiane del 27 maggio 2001.

Guido Pesci